La preghiera del Papa sul Calvario

Fratelli e Figli! Adesso si risveglino le nostre menti, si rischiarino le nostre coscienze, e sotto lo sguardo illuminante di Cristo si tendano le forze dei nostri spiriti.
Adesso si riassumano in sincero dolore tutti i nostri peccati, si riassumano quelli dei nostri padri, quelli della storia che fu, si riassumano quelli del tempo nostro, quelli del mondo in cui viviamo.
E affinché questo nostro dolore non sia né vile, né temerario, ma umile, affinché non sia disperato, ma fiducioso, affinché non sia placato, ma orante, si confonda con quello di Gesù Cristo nostro Signore, fino alla morte paziente e fino alla croce obbediente, e mentre di Lui rievochiamo la pia memoria imploriamo la salvatrice misericordia.
Dove Tu, o Signore Gesù,
l'innocente, sei stato accusato,
il giusto, sei stato giudicato,
il santo, sei stato condannato,
Tu, Figlio dell'uomo, sei stato tormentato crocifisso e ucciso,
Tu, Figlio di Dio, sei stato bestemmiato, deriso, negato,
Tu, il Re, sei stato innalzato in Croce,
Tu, la Vita, hai subito la morte
E tu morto, sei risorto alla vita.
Noi Ti ricordiamo, o Signore Gesù;
Noi Ti adoriamo, o Signore Gesù;
Noi Ti invochiamo, o Signore Gesù.
Ora pensiamo.
Qui, o Signore Gesù,
la Tua Passione fu oblazione (Is. 53,7) prevista, accettata, voluta; fu sacrificio, Tu Vittima, Tu Sacerdote,
Qui la Tua morte fu l'espressione, fu la misura del peccato umano;
Fu l'olocausto del sommo eroismo,
fu il prezzo alla giustizia divina,
fu la prova del supremo amore,
Qui avvenne il duello della vita e della morte
qui la vittoria di Te, o Cristo, per noi morto e per noi risorto.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale abbi pietà di noi!
Ecco, o Signore Gesù,
noi siamo venuti come ritornano i rei al luogo ed al corpo del loro delitto;

noi siamo venuti come chi Ti ha seguito, ma Ti ha anche tradito, fedeli infedeli tante volte siamo stati;
noi siamo venuti per riconoscere il misterioso rapporto fra i nostri peccati e la Tua Passione: opera nostra, opera Tua;
Noi siamo venuti per batterci il petto, per domandarTli perdono, per invocare la Tua misericordia;
noi siamo venuti perchè sappiamo che Tu ci puoi, che tu ci vuoi perdonare.
Perchè Tu hai espiato per noi, Tu sei la nostra redenzione. Tu sei la nostra speranza.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdona a noi, o Signore;
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ascolta la nostra voce, o Signore;
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi, o Signore.
Signore Gesù, nostro Redentore,
ravviva in noi il desiderio e la fiducia del Tuo perdono, conferma il proposito della nostra conversione e della nostra fedeltà, dà a noi la certezza ed anche la dolcezza della Tua misericordia.
Signore Gesù, nostro Redentore e Maestro,
dà a noi la forza di perdonare agli altri, affinché davvero anche noi siamo perdonati da Te.
Signore Gesù, nostro Redentore e Pastore
infondi in noi la capacità di amare, come Tu vuoi che, sul Tuo esempio e con la Tua grazia, noi amiamo Te e quanti in Te ci sono fratelli.
Signore Gesù, nostro Redentore e nostra Pace,
che ci hai comunicato il Tuo supremo desiderio: «che tutti siano uno», esaudiscilo
fatto nostro e diventato, qui, nostra preghiera: «che tutti siano uno».
Signore Gesù, nostro Redentore e nostra Pace.


Paolo VI


in La Voce dei Poveri: La VdP marzo 1964, Marzo 1964

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