La poesia dei giorni

14 novembre - Stasera mi sento come quei Cristi nelle «Deposizioni» che dipinge P. Amodei. Sembra una casa triste, invece sarebbe bellissimo che tutti, la sera, fossimo dei tanti Cristi deposti dalle nostre croci quotidiane, sarebbe lo spettacolo divino di un mondo cristiano,
15 novembre - «Ma liberaci dal male» preghiamo secondo l'insegnamento di Gesù. Vuol dire che quando siamo nel male e ci dibattiamo tanto dolorosamente per trovare la via d'uscita, Iddio ha tanta misericordia di noi.
17 novembre - Si parla tanto del Concilio e se ne scrive ovunque. Io, ogni volta, sento una voce che mi dice «E tu concili?» proprio nel senso che dà il vigile a queste parole, quando sta scrivendo la contravvenzione, in pratica vuol dire «Paghi subito?». Credo sarebbe giusto che ognuno pagasse col dolore, l'attesa, la speranza, come scriveva Bloy che tutto dobbiamo pagare.
18 novembre - Alla Messa ci è stato chiesto aiuto per «tre persone che vivono in elemosina». Ho pensato che solo il cristianesimo ha dato rispetto per l'uomo, per cui il mendicante è «persona». Capire questo della Chiesa è di importanza grandissima.
22 novembre - Ho ricevuto la lettera di un poeta che mi parla di Dio, come di Colui che è perennemente giovane. L'idea della Gioventù di Dio in questa grigia e lacrimevole giornata di novembre è stata una folgorazione. Per i latini il poeta era anche vate, cioè profeta.
23 novembre - Siamo alle ultime foglie, sono così fini, così scoperte nel disegno, così dolci nei colori; le guardo e le assomiglio in vincolo di amore ai miei vecchi: anche loro hanno perduto la forza dei verdi anni e sono tremanti ed indifesi, ma quanto trasparente l'anima, quanto delicato ogni sentimento! I greci ed i cinesi avevano raggiunto un altro grado di civiltà nella loro venerazione per i vecchi.
I Domenica d'Avvento - Comincia una stagione straordinaria, l'attesa di Colui che verrà, gli occhi si alzano al cielo e le cose umane si sollevano al livello di Dio, in quest'orizzonte dilatato le valli si colmeranno e le cose perdute saranno salvate.




Grazia Maggi


in La Voce dei Poveri: La VdP dicembre 1962, Dicembre 1962

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