La violenza davanti alla legge di Dio

Le esigenze fondamentali della Legge di Dio scolpite nel cuore dell'uomo e quelle della coscienza cristiana sono assolute: nessuna circostanza, nessun pretesto, in nessun momento, possono dispensarcene.
Tu rispetterai il tuo prossimo, cioè ogni uomo, e prima di tutto il disgraziato e il tuo stesso nemico, nella sua persona, nella sua vita, nella sua buona sorte e nei suoi beni.
Senza questa giustizia elementare che si impone per tutti, non c'è più vita umana ed ancor meno c'è vita cristiana, poiché una carità senza giustizia è una derisione ingiuriosa a Dio.
E' doloroso dover ricordare tali principi. Ma è nello stesso tempo un dovere davanti agli attentati che si moltiplicano, chiunque ne siano i responsabili, quando questi principi sono intenzionalmente misconosciuti dagli uomini decisi ad ottenere, non importa a qual prezzo, ciò che essi giudicano essere il bene del loro paese.
Quegli uomini si ingannano: uccidere e distruggere non può condurre che ad uccidere e a distruggere ancora. La violenza chiama la violenza. Cercare di creare un clima di guerra civile è diventare responsabili della guerra civile; è rovinare ciò che si vuol salvare.
Ciascuno porta la sua parte nel destino della patria, ciascuno ha dunque il diritto di interpretarne gli interessi e il dovere di prendere liberamente le sue responsabilità sociali, civili, politiche; l'astensione non è l'errore minore. Ma un cristiano deve sapere che la patria si perde, invece di difenderla, quando si adoperano, per salvarla, le armi che uccidono la sua anima; questa anima è l'amicizia fraterna e il rispetto reciproco.
E' per le vie della giustizia e della carità, e per quelle soltanto, che passa la pace.
E' perchè, d'altronde, ogni uomo deve essere sempre profondamente presente nelle sofferenze dei suoi fratelli. Sarebbe un errore grave rimanere indifferenti al dramma di tanti esseri umani minacciati oggi in quello che hanno di più caro. Tutti coloro che soffrono hanno il diritto di essere compresi ed amati con rispetto.
Un dovere non contraddice mai un'altro dovere. Il cristiano che aspira con angoscia alla soluzione dei problemi nei quali la sua vita è impegnata, deve avere fiducia in Dio; ma a condizione di rispettare la sua Legge e di pregare.
Faccia Dio che queste parole trovino la via di tanti cuori di buona volontà: a quelli esse sono indirizzate da coloro che hanno cura delle anime.

L'Assemblea dei Cardinali e Vescovi di Francia.
(trad. da «Jesus Caritas», quad. Gennaio 1962).



in La Voce dei Poveri: La VdP maggio 1962, Maggio 1962

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