Il Natale di sempre

"Gesù Cristo é il medesimo ieri, oggi e nei secoli" (S. Paolo - Ebr. 13,8)

Il Natale non è una commemorazione, un rinnovare il ricordo di un fatto, di un avvenimento. Sono le cose degli uomini che si esauriscono mentre vengono compiute e se un seguito hanno è limitato nel tempo e al massimo è qualcosa legato al loro momento, che rimane.
Ciò che è umano non può essere sempre presente e tanto meno ricco d'incidenza in continuità. L'importanza degli uomini è come un momento aggiunto uno all'altro così da formare il tempo che in fondo non fa che cancellare i diversi momenti che l'hanno formato.
Acqua passata non macina più, dice la vecchia saggezza popolare.
E anche se è vero che ogni palpito di cuore segna un aumento d'Amore e ogni passo allunga la strada del cammino umano e ogni pensiero arricchisce la Verità, è anche vero che l'individualità, con tutto ciò che le è dovuto, solo l'immutabilità di Dio la salva, perchè sulla terra tutto serve solo ad essere fiume che scorre verso l'oceano.
Non è così delle cose di Dio. Dio entrando nella storia umana si è assoggettato a tutta la condizione umana, anche a quella del momento che passa. E anche Lui è vissuto scrivendo la sua storia nel tempo come quella volta che ha scritto parole sulla polvere della strada. Soltanto qualcuno ha raccolto la sua vicenda e ne ha raccontato qualcosa, terribilmente solo qualcosa.
Se Lui è soltanto Uomo possiamo riprendere quei frammenti, studiarli e accettarli o respingerli. Sono duemila anni che una gran parte dell'umanità si agita intorno a quei pochi e poveri racconti.
E' già sorprendente che tutto questo sia fatto in misura così vasta e appassionata.
Se Lui è Dio, allora tutto è diverso. Vi è qualcosa di più di un problema intorno al Suo Pensiero e alla sua storia.
Se si tratta di Dio allora sicuramente è la presenza in perfetta attualità del Suo Mistero.
Oggi, in questo istante, sta avvenendo quello che storicamente è successo due millenni fa. Dio è al di fuori del tempo. E il suo entrare nel tempo vuol dire portare la Sua Presenza tutta intera e tutta la sua pura attualità nel passare del tempo.
Bisogna richiamarci continuamente a ciò che è fondamentale nel Cristianesimo: Gesù vero Dio e vero Uomo e accoglierne tutta la formidabile Verità. Allora sicuramente il Suo essere Dio ha fatto sì che tutto ciò che è del Suo essere Uomo sia presente e si attui ad ogni istante e in ogni essere umano.
Il tempo d'allora lo sta vivendo nel mio tempo e in ogni tempo.
La sua storia svolta su quella striscia di terra che lo ha visto nascere, vivere e morire, si sta svolgendo e attuando nella terra della mia vita e in quella di tutti e in ogni angolo del mondo.
E' terribile questo Mistero di Dio che vive la sua voglia di essere Uomo in me, nella mia carne e nella mia anima, che sta coinvolgendosi nella storia di oggi, che fa suoi tutti gli avvenimenti buoni e cattivi che stanno succedendo nella presente contingenza della storia umana e vi si abbandona per la divina speranza di portarvi dentro la Sua Redenzione.
Dio nasce ogni momento fra gli uomini. E sempre come allora in una mangiatoia. Povero e nudo.
La Verità è la stessa ma anche le apparenze in fondo sono sempre le stesse. E anche della sua nascita di questo momento solo pochi lo sanno. Pochissimi ne fanno esperienza. E quasi nessuno si lascia svegliare da cori di Angeli che nel buio azzurro del cielo trapunto di stelle non si stancano mai di cantare gloria a Dio e pace per gli uomini di Buona Volontà.
Gli uomini hanno altro per la testa che andare a cercare dentro una stalla Dio. E tanto meno sono disposti a guardarsi d'intorno e riconoscere che le loro case e specialmente le loro anime sono in condizioni tali da poter essere scelte per la continua nascita del Figlio di Dio dentro resistenza umana.
Ancora il Mistero vuole ripetersi e si ripete, anzi continua la sua realtà permanente di azione di Dio dentro il mutare dei tempi.
Ciò che è stato d'allora, è di questo istante, è di tutto il tempo perchè quel fatto umano è realtà personale di Dio.
Allora il Natale non è fare una commemorazione o celebrare o magnificare un ricordo sia pure per coglierne l'estrema importanza e validità per i destini della storia umana, ma si tratta invece di prendere coscienza del Natale che si sta compiendo oggi, in questo momento, nella mia carne e in tutta l'umanità. Questo incessante nascere di Dio fra gli uomini per la loro redenzione.


don Sirio


in La Voce dei Poveri: La VdP dicembre 1960, Dicembre 1960

menù del sito


Home | Chi siamo |

ARCHIVIO

Don Sirio Politi

Don Beppe Socci

Contatto

Luigi Sonnenfeld
e-mail
tel: 058446455

Link consigliati | Ricerca globale |

INFO: Luigi Sonnenfeld - tel. 0584-46455 -