11 ott. Maternità di Maria

Da quando abiti amo qui, insieme, in questi brevi e lunghissimi anni Maria ci ha tanto aiutati. Forse perché sa che lei unicamente sentiamo madre, e sa la gratitudine infinita del nostro cuore per chi ci ha dato di conoscere Gesù e di essere cristiani, per chi tanto ci aiuta a amare sempre più Dio, svelandoci i segreti del suo cuore, portandoci per mano, tenendoci vicini. Penso spesso e sempre di più in questi ultimi tempi, al suo essere donna, persona viva, creatura di Dio - vedo il suo destino, i suoi pochi anni di vita, lo spazio breve che ha occupato e ne ho gran pena, ma subito meraviglia per una cosa troppo miracolosa, sapere che nel suo seno di povera donna si sono incontrati Dio e il mondo, consumando il mistero del loro rapporto, unendosi dopo secoli di ricerca, di dolore,di vuoto, di speranza, amandosi finalmente fino all'impossibile, fino al nascere umano, carne e sangue tempo e spazio del figlio di Dio.
Mi domando tante volte, donna anch'io, come abbia potuto consentire a tanto; penso al suo cuore umano così portato a un particolare al quale donarsi che si è dovuto allargare senza potersi riposare. Come ha fatto la sua maternità, maternità di chi sapeva di avere partorito il figlio di Dio, a non dire mai è mio? Quando Dio è entrato nella sua vita lei ha perso completamente ogni diritto, ha dovuto acconsentire a scelte ogni giorno più diverse dalle sue e tanto misteriose, vi ha sempre acconsentito perché sapeva di essere l'umanità intera entrata per un attimo nell'eternità davanti al suo Dio.
Che rapporto profondo, impensabile, terribile quello fra Maria e Dio; la sua vita ne è appena un segno. II suo consentire a tutta l'esistenza di Gesù non può scaturire altro che da un amore serio, appassionato, totale fra Dio e la sua creatura. Amore che poco a poco invade tutta una vita, la travolge, la cambia, la assimila in un bisogno senza fine di unificazione tanto che la creatura rimane e non è altro che l'immagine del suo creatore. Nella sua vita Dio ha Veramente primeggiato per la prima volta e forse l'ultima dall'esistere del mondo. L'amore per Dio è stato tale e tanta la sua fiducia e l'abbandono a Lui da commuovere il cuore di Dio, da convincerlo a fecondare una sua creatura, comunicandole tutta la sua vita, riversandovi il suo essere per un miracolo di amore, Lui l'infinito, il principio di tutte le cose, rendendo una donna madre del Suo figlio, donandolo per lei al mondo per rendere il mondo puro come lei.
B1 per consentire a Lui, al Padre, che ha detto di sì a cose che non sempre capiva, che ha lasciato andare il Figlio, che lo ha seguito da lontano offrendolo agli uomini dividendolo con gli altri . Ma specialmente è stato il suo legame con Lui che le ha permesso di essere una cosa sola con il Figlio, di leggergli nell'anima, di capirne il cuore, dì conoscerne l'ansia e la nostalgia di Lui, nelle notti insonni dì preghiera, in solitudine quando la folla l'acclamava. Lei piccola donna persa insieme a Gesù nel mistero di Dio, forte, coraggiosa, sicura fino a seguirlo quel giorno sul Calvario, abbandonata come Lui al volere dì Dio, inchiodata come Lui a quella terribile croce che li inchiodava a questo mondo in modo indissolubile per costringere Dio a non abbandonare gli uomini e a venire a salvarli.


in Popolo di Dio: PdD anno 1° ottobre 1968, Ottobre 1968

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