Le nostre inchieste: I.N.A.M.

Il gruppo di studenti che collabora a «il nostro lavoro» ha condotto a termine la prima di una serie di inchieste che hanno lo scopo di far conoscere agli operai ed ai lettori occasionali del giornale, quale sia il pensiero degli operai stessi su alcuni problemi che li riguardano e quale sia il loro atteggiamento verso alcune situazioni che si trovano ad affrontare. Noi vorremmo, in questo modo, contribuire al chiarimento di molti problemi, in modo tale che risolverli possa diventare più facile; vorremmo ancora che, come è giusto, ad indicare la via per risolverli fossero gli operai stessi.
Ringraziamo i 158 operai delle tre aziende della nostra città che hanno collaborato a questa inchiesta.
Questa volta ci siamo occupati dell'I.N.A.M. e del suo funzionamento.
Le domande che abbiamo posto sono le seguenti:
1 - hai avuto bisogno del medico della Mutua?
2 - se si, quando è venuto lo hai pagato?
A questa domanda 50 hanno risposto di averlo pagato, 106 di non averlo pagato, 2 non hanno risposto.
3 - sei soddisfatto di come funzionano gli ambulatori della Mutua?
53 si sono dichiarati soddisfatti
97 si sono dichiarati non soddisfatti
8 non hanno risposto;
4 - i medici degli ambulatori sono puntuali?
73 hanno detto che non sono puntuali
73 hanno detto che sono puntuali
12 si sono astenuti dal rispondere.
5 - è facile sbrigare le pratiche agli sportelli?
11 hanno risposto che è facile
139 hanno risposto che non è facile
8 si sono astenuti dal rispondere.
Dalle cifre sopra riportate discendono alcuni interessanti risultati:
Quasi 1/3 degli operai intervistati paga il medico della Mutua che li va visitare. Questi operai non pensano che il medico lo pagano ogni giorno ed ogni ora di lavoro con i contributi alla Mutua; acquistano con il proprio sudore il diritto di non pagare, quando sono ammalati, e di essere assistiti senza spese. Alcuni medici accettano od esigono di essere pagati, in questo modo contravvengono ad un preciso impegno e si fanno pagare due volte: una dalla Mutua ed una dall'operaio.
Quasi i due terzi degli operai intervistati non sono soddisfatti di come funzionano gli ambulatori della Mutua, la metà di loro dice che i medici che vanno agli ambulatori non sono puntuali.
Quasi tutti sostengono che sbrigare le pratiche agli sportelli è difficile: 11 soli su 158 dicono che è facile; sono una minoranza addirittura trascurabile.
C'era ancora una domanda:
6 - cos'è, secondo te, che potrebbe far funzionare meglio la Mutua?
Le risposte sono state ben 96, e ne siamo stati molto contenti, perchè tante risposte indicano un forte interessamento al problema. Non possiamo, per ragioni di spazio, citarle tutte, ma notiamo che molti la pensano in modo simile, e saranno le risposte di questi, più che le isolate, ce citeremo:
- Occorrono più impiegati e più sportelli, occorrono sedi distaccate da Viareggio (a Pietrasanta).
- Più impiegati, ma forse maggiore onestà da parte degli impiegati.
- Aumentare il numero del personale e snellire le pratiche burocratiche.
Per il mio parere, bisognerebbe che gli impiegati fossero più assidui al loro lavoro e non stessero a fare tante chiacchiere.
- Troppa burocrazia. Pochi impiegati al disbrigo delle pratiche agli sportelli.
- Snellire agli sportelli.
- Come funziona in Inghilterra.
- Più personale.
- Dare a noi la possibilità di fare una Mutua propria.
Questi sono i risultati della nostra inchiesta.
Si riferiscono solo ad una piccola parte degli operai di Viareggio, ed avranno il difetto, comune a tutte le statistiche, di dare solo un quadro generico delle opinioni sulla Mutua degli operai viareggini.
Invitiamo tutti quelli che hanno qualche cosa da dire, qualche commento, qualche opinione o qualche contributo da portare, a collaborare con noi.




il gruppo studentesco


in Il Nostro Lavoro: Il NL - Anno 2 - N. 5 Viareggio - Maggio 1964, Maggio 1964

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