Alle Ferrovie e all'Amministrazione Comunale

Allo scalo merci della Stazione ferroviaria ogni mattina succede un piccolo dramma dalle 7,25 alle 7,30.
Il treno che viene da Lucca scarica allo scalo un buon gruppo di operai e operaie che lavorano nelle aziende a nord della ferrovia. Mancano pochissimi minuti a timbrare il cartellino per l'entrata al lavoro. Basterebbero, se dalla stazione dello scalo si potesse correre direttamente allo stabilimento.
Ma il guaio è che il treno si ferma alla prima banchina della stazione e per andare a nord bisogna attraversare i binari. La qual cosa è severamente proibita (con ragione). Le ammende vanno da 3000 a 7000 lire. Spesso la polizia ferroviaria è lì a fare il suo dovere e già diverse volte sono successe cose incresciose. D'altra parte un operaio non può cominciare la giornata pagando una contravvenzione da 3 a 7000 lire.
Allora gli operai devono fare tutto il giro del cavalcavia e naturalmente a piedi: occorrono almeno 10-15 minuti.
Alla sera succede la solita storia e per quei minuti necessari a fare tutto il giro del cavalcavia, gli operai perdono il treno giusto e devono rimanere in stazione oltre un'ora.
Ormai la stazione scalo è la stazione operaia. Bisogna che sia sistemata in modo che serva agli operai e faciliti il loro afflusso al lavoro. E' un problema umano da risolvere.
Si rende necessario un sottopassaggio o almeno una passerella di legno o... togliere la proibizione di attraversare i binari!
L'Amministrazione Comunale discuta con la Direzione delle Ferrovie e cerchi di provvedere: un giardino di meno, se è necessario, ma una passerella di più per gli operai che vengono a lavorare nella nostra città, non può che essere a lode di una Amministrazione intelligente.



in Il Nostro Lavoro: Il NL num. unico gennaio 1963 - Viareggio, Gennaio 1963

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