Contemplazione e secolarità

Franco Tenna mi ha inviato da Torino una copia del libro di cui è co-autore, "Contemplazione e secolarità" sottotitolato: "dei laici sulle orme di Charles de Foucauld".
"Le pagine di questo libro (dalla seconda di copertina), arricchite da una parte teologica che, ripartendo da Nazareth, ripropone in tutta la sua profondità le intuizioni profetiche di Charles de Foucauld, sono la narrazione di questa esperienza spirituale, così difficile da rendere "se non si prova". Per questo sono destinate a coloro che chiedono di "provare", a quei "Christi fideles" laici che sentono il fascino del deserto difficile della contemplazione e non vogliono né possono lasciare il mondo a cui devono una "condivisione" senza scoraggiamenti e riduzioni". Sfogliando l'Indice della storia della Fraternità Secolare Italiana Charles de Foucauld mi è subito balzato all'occhio il paragrafo titolato "A Viareggio nel '54 inizia il cammino". Sono andato a leggerlo e mi sono trovato di fronte a nomi per la maggior parte a me familiari: "Nando Fabro, un ingegnere ferroviario di Genova, fondatore e direttore della rivista II Gallo, conosciuta Ange Mattei, una delle fondatrici della Fraternità Secolare in Francia, porta in Italia l'invito ad iniziare un cammino che alcune persone raccolgono. Così nasce a Viareggio nel 1954 la Fraternità Secolare Italiana in un incontro che vede partecipare: da Genova Nando Fabro, Katy Canevaro e padre Lucio del Basso; da Viareggio don Sirio Politi; da Torino Domenica Fasano e don Beppe Fisanotti; da Milano i coniugi Sironi e Rosetta Perego; da Vicenza i redattori de La Locusta; da Roma Alda Manghi e da Lucca Maria Teresa Bandettini. Nasce così una storia fatta di piccoli gesti e di fede, di semplicità e di povertà, di speranza e di amore che si radica nel quotidiano" (pag. 62).
Piccola grande rete di uomini e donne calata nel vasto mare della storia; terra buona in cui, tra gli altri, ha germinato il seme della vita operaia di don Sirio qui a Viareggio e di cui la Chiesetta del Porto è segno ancora presente. Nell'invitare gli amici lettori a percorrere le agili pagine di questo libro, mi piace infine rileggere, insieme a voi, alcune espressioni di Nando Fabro agli esercizi spirituali della Fraternità tenuti nel 1969 nel convento di S. Cerbone vicino Lucca: "Scegliere coscientemente e per amore la vita di Gesù di Nazareth, è accettare di vivere insieme, nell'amicizia, la vita della redenzione nell'amore, con tutte le conseguenze che l'amore comporta. Cercare insieme i segni di un atteggiamento di fondo, da vivere liberamente nelle situazioni particolari di ciascuno. Essere in tutto disarmati e insieme essere una presenza attiva che opera per il bene di tutti" (p. 79).


in Lotta come Amore: LcA maggio 2005, Maggio 2005

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