Storia e avventura di una casa

Da Antonio Sartorello, via Giovanni XXIII, 17 - 31040 Pederobba (TV), ricevo e volentieri ne do notizia: Caro don Luigi, ti invio questo ricordo di Lena Bernardelli, che nel lontano 1951 conobbe don Sirio e fu da lui diretta ed avviata alla conoscenza della spiritualità di Charles de Foucauld... Lena riceveva e leggeva volentieri "Lotta come Amore". Nel numero dell'ottobre 2005 ho letto del tuo incontro con le piccole sorelle Maura e Giulia ritornate a Bargecchia per festeggiare il loro 50° di professione. Sono state due presenze molto importanti nel cammino spirituale di Lena.".
Nella casa che Antonio, medico a Pederobba, costruì, in via Giovanni XXIII, nei primi anni '70, abbastanza grande da poter ospitare non solo amici, ma altri anche in difficoltà, per mezzo del comune amico don Olivo Bolzon, entrò il 27 aprile 1974, Lena Bernardelli.
"Lei disse subito: In questa casa, sia pure non lussuosa, ma nuova e bella, i poveri... non entreranno facilmente!!... Dovrò ricevere forse i colleghi del medico e le loro consorti, o altre persone che certo non fanno proprio parte del... genere dei poveri?!
Fu così che, mentre stava maturando in lei a poco a poco l'idea di lasciare la casa per ricercare un luogo più confacente ai suoi progetti, in occasione di un suo ritorno al paese natale, nella stazione di Peschiera del Carda, incontrò Raffaella, quattordicenne figlia di un suo cugino che abitava a Monzambano nella stessa casa, che le disse: Zia Lena ho bisogno di andar via da casa! Sono in rotta con i miei. Non mi capiscono... ho bisogno di stare via per un po' di tempo. Vengo da te! Vieni quando vuoi, fu la risposta. E Raffaella giovane rivoluzionaria imbevuta di spirito sessantottino, arrivò a Pederobba per 15 giorni! Quei 15 giorni si protrassero, sia pure con intervalli e interruzioni diverse fino a 14 anni!
Ma debbo aggiungere anche che ogni qualvolta si presentava a Lena il pensiero che questo non era il suo posto e la relativa tentazione di andarsene, capitava il caso, l'emergenza che richiedeva la sua presenza e la sua opera... Per onestà debbo però sottolineare che le mie idee e prospettive erano diverse, e che faticai non poco a volte ad accogliere le sue. E' certa una cosa: la sua intuizione e la sua sensibilità qualche volta mi spiazzavano proponendomi anche delle scelte difficili, che faticavo subito ad accettare, e che magari dopo si rivelavano azzeccate ed utili. Fu così che Raffaella inaugurò la lunga serie di ospiti: giovani e meno giovani, coppie in viaggio di nozze e altre in difficoltà, qualche suora o religioso, carcerati in permesso o a fine pena, alcoolisti e tossicodipendenti in programma terapeutico..". Da "Storia e avventura di una casa (al civico n. 17 di via Giovanni XXIII in Pederobba - TV)" libretto composto da Antonio Sarorello in ricordo di Lena Bernardelli.

OFFERTA
Lento è lo snodarsi dei giorni,
la meta è velata,
vagare in solitudine,
dolcemente posata nella tua mano
è la mia sola capacità;
lasciarmi portare

Nel lento snodarsi dei giorni
immergermi, piccola scintilla
nel fuoco del Tuo Fuoco
ad abbracciare il mondo,
ogni mano, ogni casa
perché tutto sia rinnovato e compiuto
nella tua volontà, nel tuo amore

31 marzo 2001

in Lotta come Amore: LcA giugno 2006, Giugno 2006

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