Da Cesare (Sommariva)

PER GLI ANIMATORI INTERESSATI E PER CHI DESIDERA conoscere qualcosa sulla vicenda
"NOI E EL SALVADOR"
Ripenso.
Mentre l'aereo si distacca dall'isola, cerco anch'io di distaccarmi, per vedere dall'alto questi 35 giorni. Scelgo L'IPOTESI per cui vedere il tutto, eliminando un mucchio di particolari e di strade laterali. La Traiettoria principale, a cui far convergere questa quinta volta di "andare/venire" in questo piccolo paese centroamericano, in questa parte Nord della AMERINDIA, mi sembra essere questa: DECIDENDO SI APRE UN CAMMINO.
La frase: camminando si apre il cammino, adesso mi sembra dica poco.
Mi sembra migliore quest'altra: DECIDENDO (dopo tanti dubbi, perplessità, tentativi) CON UNA IPOTESI ARTICOLATA, A VOLTE SI APRE "un" CAMMINO.
Mi sembra che questa volta si sia aperto un cammino, dopo la decisione ipotetica di andare là per tre anni. Rileggo da questo punto di vista (e perciò è solo la vista di un punto) questi 35 giorni, e cerco di esprimere/comunicare a voi ALCUNE cose che mi sembrano importanti.
Che ci siate voi a cui comunicare è INDISPENSABILE per la mia autocomprensione. Vi ringrazio già da ora. Senza di voi, le cose avrebbero un senso differente.
Le cose che vi comunico posso raggrupparle in 5 punti:
1. CON LA DECISIONE sembra che la vicenda stia prendendo forma
2. LE QUATTRO ARTICOLAZIONI della IPOTESI/DECISIONE
3. IL PROGETTO SAN ROQUE nel suo futuro
4. ALCUNE OSSERVAZIONI
5. QUALCOSA SULLA SITUAZIONE DOPO GLI ACCORDI

1. La cosa che più mi è apparsa DOPO la decisione di tornare per tre anni, iniziando dal 12 ottobre 1992 (500 anniversario), è che ciò che è "avvenuto" negli scorsi anni è SOLO LA BASE PER QUALCOSA DI PIU' VASTO, PIU' ARTICOLATO, PIU' STORICAMENTE SENSATO.
Ho trovato che la vicenda iniziale STA PRENDENDO FORMA.
Le basi poste, si sono conservate: Adolfo, Dorotea, Alfredo, Mariarosa le hanno ben coltivate.
Le persone, che sono i soggetti principali che stanno emergendo, HANNO RICONOSCIUTO COME NUOVA E VALIDA la metodologia di lavoro sociale, e la STANNO FACENDO PROPRIA,
ED appare come "un DESIDERIO DI QUALCOSA DI PIU' COMPLETO".
E' come una NUOVA VITA INIZIALE, che chiede di continuare, di svilupparsi in un progetto più ampio.
Di questo progetto più vasto vorrei dirvi alcune cose, molto SINTETICAMENTE.

2. Anzitutto ci sono le quattro articolazioni dell'ipotesi/decisione, le argomentazioni nelle dimensioni di tempo e di spazio (storiche e geografiche), che in parte indicano anche il contenuto di questo progetto più ampio.

a. La PRIMA articolazione è LA RESTITUZIONE.
Senza questa prima, le altre son prive di senso. E' la prima chiave di lettura.
La Amerindia non fu scoperta dagli spagnoli nel 1492. Essa esisteva già da circa 30.000 anni, con le varie formazioni economico/sociali.
La invasione colonizzatrice (scoperta/Affossamento - scontro/furto/Uccisioni di massa... lavori forzati...) "sometiò los cuerpos y avassalliò las alrnas",
Spagna e Portogallo presenti fin dall'inizio, e maggiormente;
Francia, Inghilterra, Olanda più tardi; Germania solo in forma episodica; furono gli stati che hanno operato questa invasione colonizzatrice.
Qui si "crea" la accumulazione del capitale necessario per sostenere il capitalismo industriale di Inghilterra e Olanda.
Il neocolonialismo (1808-1824) portò ad una dipendenza economica, prima dall'Inghilterra e poi, iniziando dal 1929, dagli USA, e - dopo la guerra -, la dipendenza dal capitale transnazionale. Occorre DARE UN SEGNO di base che noi conosciamo questa storia.
Ed il segno è LA RESTITUZIONE. Essere segno di restituzione: questa mi sembra la prima base. Dire questo in chiare lettere là è stato per tutti UN MOMENTO IN CUI SI RISTABILISCE UNA VERITA' che tutti là sentono, appena la pronunci.
Certo non è una restituzione, ma un segno di restituzione, di verità storica. Una restituzione che ci costerà. Però a me sembra la prima cosa di base. La prima articolazione dell'ipotesi/decisione: andare là come segno di RESTITUZIONE DELL'EUROPA ALL'AMERINDIA.
b. La SECONDA articolazione è IL DIALOGO INTERCULTURALE. Come scrivevo sul fax inviato da là,
* in Europa, "grazie" al furto dell'invasione colonizzatrice, si è potuto sviluppare il concetto di AUTONOMIA UMANA, IL CONCETTO DI LIBERTA', con tutto quello che la cosiddetta Epoca Moderna europea ha sviluppato in questi secoli: rivoluzione antropocentrica, storiocentrica, scientifico/tecnica, religiosa, politica, socialista... La libertà sta al centro della pratica e del pensiero europeo, a partire dal secolo XVI.
** in America Latina, per il furto e la dipendenza, hanno sviluppato la pratica e il pensiero di liberazione.
*** da noi non ci sarà più libertà se non sviluppiamo il concetto di liberazione (una liberazione mondiale, ormai) da un sistema capitalistico/imperialistico che cresce senza creare sviluppo, anzi... E la situazione degli operai ora lo fa ben vedere.
**** là non ci sarà liberazione vera se non riprendono il concetto di autonomia/libertà che l'epoca moderna in Europa ha sviluppato.
E' necessario approfondire la conoscenza della questione della libertà europea e della liberazione latinoamericana, e le relazioni di dipendenza di un polo con l'altro. Superare i parallelismi della conoscenza, e saper articolare la comprensione latinoamericana ed europea DENTRO UN COMUNE ORIZZONTE ED UN COMUNE PROCESSO STORICO SOCIALE CHE COINVOLGE TUTTI.
In questo cammino è necessario arrivare ad una SCELTA DI LIBERAZIONE COMUNE, COME RISPOSTA ADEGUAT A ALLA SFIDA DELLA OPPRESSIONE DEL SISTEMA MONDIALE CAPITALISTICO.
E' importante aumentare la solidarietà tra Europa e America Latina in termini di intercambio di esperienze e confronto di prospettive per rafforzare il processo di liberazione degli oppressi di là e di qui.
Non possiamo più vivere separati, perché il capitale è mondiale.
E' necessario iniziare. Non possiamo sperare una cosa mondiale senza porre una pratica precisa. L'aurora della liberazione non verrà senza la pratica e senza molti sacrifici.
E' solo un inizio di un nuovo internazionalismo/solidarietà tra i proletari e sottoproletari del mondo, visti come soggetti di realizzazione di un nuovo mondo dove libertà e liberazione vanno di pari passo (leggere Galeano: Essere come loro).
c. La TERZA articolazione riguarda L'ESPERIENZADI LOTTA DEGLI OPERAI ITALIANI. L'esperienza italiana è unica al mondo. Dalle settimane rosse dell'inizio del secolo, alla fondazione gramsciana del PCd'I, alla lotta di Liberazione contro il fascismo, su su fino al nuovo sindacato dei consigli della fine degli anni '60, alle lotte dell'inizio degli anni '70, l'esperienza degli operai italiani - nonostante la volontà oggi di negare/annegare da parte delle organizzazioni ufficiali - è una esperienza unica al mondo e che dev'essere in qualche modo utilizzata in questo processo mondiale. Di qui l'importanza dell'esperienza dei nostri gruppi, che ha raccolto una parte di questa storia. Da qui:
d. La QUARTA articolazione, che riguarda la ricerca CONCRETA di questo dialogo interculturale DENTRO UN PROCESSO CONCRETO.
Ricerca che vuol dire OSSERV ARE ATTENTAMENTE nel concreto come gli strumenti che noi abbiamo messo a punto nella PERIFERIA DELLA CITTA' (per vedere fino a che punto persone, gruppi, comunità possono definire per se stessi e per il proprio territorio un destino differente... ), è valido anche là.
3. IL PROGETTO SAN ROQUE, nel suo passato, presente, futuro, SI COLLOCA in questa ipotesi di ricerca così articolato.
Le circostanze, l'adesione ad alcune circostanze, ci ha portato a quello che nel libro avete letto. Ora si tratta di fare un passo più deciso.
Ora c'è la concreta POSSIBILITA' di vedere se l'ipotesi delineata è VERA, cioè socialmente e personalmente PROGRESSIVA PER NOI E PER LORO.
Questo è quello che più mi è apparso in questi 35 giorni.
Quello che si sta delineando in S.Roque è per molti UN SIMBOLO MOLTO DISCUSSO della maniera di come si può lavorare alla periferia della città.
In questi 35 giorni ho dovuto sostenere molti scontri, ho dovuto chiarire, chiarirmi. Per farla breve i punti che stanno emergendo sono tre:
a. La metodologia usata ha portato frutti visibili nelle persone, nella azione, nella coordinazione della azione, nella formazione.
I soggetti della azione sono sempre di più quelli che noi chiamiamo animatori e gruppi che si coordinano.
b. in questa azione in cui i soggetti sono del territorio, possono poi convergere in sinergia rispettosa altre forze, senza nulla togliere alla soggettività territoriale.
Si sta creando come UNO SPAZIO di SINERGIA RISPETTOSA di diversi contatti di là e di forze italiane: università, organizzazioni non governative, cooperacion governativa italiana.
c. in questo si rende anche possibile UN USO APPROPRIATO dei soldi, non per organizzare la gente e comandarla dal di fuori, ma finanziando LA VITA DI PERSONE che vogliono esprimere in creatività sociale i loro profondi desideri di soggettività, identità, gruppo di aggregazione, ragioni di futuro.
Questo uso dei soldi per permettere per alcuni anni ad alcune persone di dedicarsi alla creatività sociale, è un fenomeno delicato ma importante. Si è visto per esempio che aumentando i soldi per i promotori di salute è diminuita molto la spesa per i medicinali.
Si tratta ora di estendere QUESTO MODELLO DI RELAZIONE INTERNAZIONALE. E' come se fino ad ora si fosse fatto un PREPROGETTO.
Ed ora inizia la fase della realizzazione del PROGETTO.
Vedremo se con il MLAL è possibile la presentazione del progetto globale.
In esso vengono previsti interventi di ambiente/casa/salute/educazione, dove alle forze locali si alleano altre energie che vengono dalla università nazionale, dalla UCA, dalla cooperacion italiana governativa, da volontari italiani di organizzazioni non governative (Dorotea, Alfredo, Mariarosa...), dalla chiesa (Cesare)... Sembra un sogno in cui le varie energie differenti convergono in un unico progetto che si va allargando come modello.
Sembra quasi che la S.Roque sia un pezzo di un sogno in cui ci siamo anche noi, che faccia parte di noi, di un processo comune a livello mondiale.
4. Ci sono ancora molte cose che vorrei dirvi. Vedo che le 4 pagine che mi ero imposte stanno terminando. Accenno solo a quattro cose:
a.la metodologia. Ho visto l'importanza enorme della metodologia che in questi anni abbiamo messo a punto. Su un foglio a parte, assieme alla introduzione che ho fatto quest' anno, alla valutazione, progettazione, programmazione, tradurrò quanto ho scritto là.
b. il pensiero IPOTETICO. Come vi scrivevo, ho potuto ancora una volta vederne l'assoluta necessità. Anche su questo vi scriverò. Orrore del pensiero deduttivo.
c. le relazioni. Una relazione non circolare, non populista, è difficile. Lo scontro che si deve sostenere per non cedere alla facilità della relazione non dialettica è stato un po' la fatica di questo mese. Non posso descriverla. Solo la annoto come importante.
d. I prossimi dieci mesi qui. Dovremo costruire i soggetti formativi. E poi definire un mucchio di cose. Vedremo.
5. SULLA SITUAZIONE LA' , dopo gli accordi fra governo e guerriglia, vi dirò qualcosa su altri fogli in cui darò la documentazione essenziale.
VI RINGRAZIO TUTTI. Mai come in questa nuova fase ho sentito e gustato l'importanza di tutti voi. Senza di voi questo cammino non si sarebbe aperto. Grazie.




in Lotta come Amore: LcA marzo 1992, Marzo 1992

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