Come una mano alzata

Intendiamo - in questo ultimo numero del 1990 - proporre una nostra riflessione a voce alta senza nessuna pretesa che questa nostra piccola "voce" significhi qualcosa, ma per tutto un problema sociale assai delicato che riguarda ogni comunicazione ed informazione. Ogni tanto ci chiediamo se vale proprio la pena scrivere, stampare e spedire questo nostro giornalino. A volte questo succede quando qualcuno ci fa notare che proprio siamo 'di fuori', strani e incomprensibili. Non è che ce la prendiamo per questo: il fatto è - semmai - che non siamo molto distanti dal crederlo anche noi! Per cui è facile andare in crisi e sentirci inadeguati. Se poi ci vien fatto di constatare che "Lotta come Amore" ha un costo economico che non è indifferente, allora l'imbarazzo cresce: ma che cosa stiamo facendo?
Potete immaginare il panico che ci ha preso quando abbiamo sentito rimbalzare la notizia che i costi di spedizione per tutta la stampa periodica subiranno un aumento del 400 per cento dal gennaio 1991. Insomma, oramai i costi di spedizione superano abbondantemente quelli della stampa. E' strano che queste considerazioni trovino noi artigiani così impreparati. Dovremmo essere abituati da tempo a considerare normale che il costo di un prodotto sia inferiore al costo della sua commercializzazione. Ma sapete come vanno le cose: anche noi - di fronte agli aumenti - reagiamo con sofferenza! Specie quando si è abituati da anni ad avere quasi gratis i servizi.
Continuiamo però a scrivere, stampare e spedire le oltre duemila copie di "Lotta come Amore" anche e soprattutto perché i lettori continuano ad inviarci, nei modi più diversi, contributi che ci sostengono in modo decisivo in questa nostra fatica. Stiamo inoltre cercando di limitare i costi con simpatici e giovanissimi interventi nella parte informatica della composizione oltre a poter contare sul piccolo gruppo di fedeli collaboratori nella fase della spedizione. Sappiamo che tutte queste nostre parole in fondo non sono che un unico messaggio: una lettera dove ripetiamo di esserci, di non essere stanchi di essere sorpresi dalla realtà della vita quotidiana, di essere aperti alla speranza dei poveri perché la terra fiorisca umanità.
* * *
Non rinunciamo comunque ad unire la nostra modestissima voce a quella di tutti i piccoli periodici che sostengono sottili reti di comunicazione perché sia fatta una distinzione - anche a livello di tariffa postale - per quei bollettini che non contengono pubblicità e/o non sono elementi di commercializzazione.

Sappiamo che in questo campo c'è tantissima confusione ed un diffuso approfitto per cui non ci illudiamo che sia semplice arrivare a delle norme capaci di salvaguardare le iniziative non lucrative. E sappiamo anche di dover scontare - in questo come in tanti altri settori - una ricerca di facilitazioni ed esenzioni. Ricerca spesso supportata da una generica affermazione di buone intenzioni senza saper collegare l'azione ad un progetto di comunicazione a livello di base aperto alle affermazioni di diritto. Ricerca spesso falsata soprattutto nell'area cattolica da una sorta di predestinazione sempre e comunque al privilegio.
Speriamo che le crescenti difficoltà cui stanno sempre più andando incontro le piccole pubblicazioni risvegli consapevolezza, promuova alleanze e comuni progettualità. Cercheremo umilmente di fare la nostra parte.
* * *
Poiché siamo in argomento, dobbiamo dire anche che quando ci sentiamo rivolgere domande sui lettori di "Lotta come Amore" non è che sappiamo dare risposte molto chiare. L'indirizzario si perde lungo questi ultimi trent'anni e traversa così tante vicende e storie ed incontri per cui noi generalmente rispondiamo in maniera generica che il giornale è inviato agli amici. E tali consideriamo i nostri lettori, anche quelli che con un sorriso ci spediscono immediatamente nel cestino della carta da buttare. Non ce la sentiamo - forse proprio per questo - di fare verifiche, di chiedere conferme, ma continuiamo nella nostra presupponenza a non interessarci a chi e come va in mano questa nostra piccola cosa, questo seme fragilissimo destinato ad avere una ragione sia quando secca sul granito che quando affonda in una terra recettiva. E' una ragione forse tutta raccolta nella sua dichiarata inutilità. Come una mano alzata per un timido saluto.
Dobbiamo dire però che tra le lettere che riceviamo siamo stati colpiti da due recenti comunicazioni. Tutte e due "disdicono l'abbonamento". A questi lettori che nelle poche righe inviate lasciano trasparire lo spessore di quella umanità nascosta, invisibile, anonima che si allontana dalle luci del porto verso acque non segnate, a questi amici di cui non ricordiamo il volto vorremmo esprimere tutta la nostra affettuosa vicinanza.

"Avendo avuto lo sfratto, dovrò entro gennaio '91 lasciare l'appartamento e quindi cambiare l'indirizzo e forse la città. Soluzione che ancora non conosco.
Inoltre, per sopravvenute difficoltà economiche e di salute, desidero rinunciare ad ogni abbonamento e nel caso specifico a "Lotta come Amore".
Appena possibile provvederò a comunicare eventuali decisioni di nuovi abbonamenti."
"La prego sospendere l'invio di 'Lotta come Amore' per il motivo della mia raggiunta anzianità .
Ringraziandola di tutto cuore e nel ricordo presso il buon Dio, cordialmente porgo auguri d'ogni bene e religiosi saluti" .




La Redazione


in Lotta come Amore: LcA dicembre 1990, Dicembre 1990

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