Piazza S. Giovanni

Fratelli e sorelle, compagni, compagne, amici... noi cristiani, movimenti non violenti, credenti di ogni fede religiosa, salutiamo quest'immensa assemblea di popolo radunata da una volontà di pace e dichiariamo, con profonda Fede, che con noi, popolo segno e realtà di tutti i popoli dell'umanità intera, è Dio. Dio, creatore del cielo e della terra, nella cui mano di Padre è l'universo intero.
"Io sono con voi ogni giorno" ha promesso Gesù Cristo e sicuramente anche oggi, ha camminato in mezzo a noi, sulle nostre strade, presenza adorabile di pace, di Amore, di fraternità, di giustizia, di libertà...
In quanto uomini e credenti, con tutta la forza della nostra Fede, gridiamo davanti a Dio e all'umanità, che le armi, tutte ma particolarmente le armi nucleari, sono il crimine supremo, il delitto cosmico, il sacrilegio estremo. Come credenti denunciamo come male assoluto, come peccato supremo, il potere dell'uomo sull'uomo. Come rapina intollerabile, l'appropriarsi da parte della violenza e prepotenza militare, della nostra terra da Comiso alle montagne del Friuli, dalla Sicilia alla Sardegna. Terra, proprietà di popolo per il pane e il convivere, destinata ad essere terra di morte per il nostro popolo e altri popoli, che non ci sono nemici, ma messi gli uni contro gli altri unicamente dalla violenza demoniaca del potere.
Il popolo dei credenti non può non denunciare al Sinodo dei Vescovi riunito in Vaticano, il peccato che si sta perpetrando sia pure camuffandolo di libertà, di democrazia, di difesa, di pace, il peccato orrendo della costruzione, dell'installazione, dell'accumulo di missili, maledetti strumenti e veicoli di annientamento e di morte.
Questo è il peccato, venerabili Padri della Chiesa, che fa tremare il cielo e la terra.
Questo è il peccato che già uccide da 30 a 50 milioni di esseri umani, ogni anno, perché ogni missile destinato alla distruzione di città intere e di popoli, è pagato dalla fame che uccide nel mondo.
Davanti a questa disumanità, noi credenti in Dio proclamiamo che la pace è possibile. Perché Dio è Dio e l'idolo e l'idolatria del potere e del denaro sono le forze del male che non prevarranno.
Non intendiamo strumentalizzare Dio, ma proclamiamo che il popolo è la voce di Dio. E questa voce che si eleva da questa piazza e da tutte le piazze del mondo, grida: No, alla guerra, in nome di Dio, no, ai missili in Italia, in Europa, nel mondo. In nome di Cristo: Sì, alla pace, fraternità, giustizia, Amore, dignità umana...
I movimenti per la pace, i movimenti non violenti, il MIR, le comunità religiose, i cristiani tutti, i credenti di ogni fede religiosa, davanti a questa immensa assemblea di popolo, rinnovano il loro impegno non violento, lavorando appassionatamente a favorire la realizzazione della difesa popolare non violenta, l'incremento dell'obiezione fiscale, dell'obiezione al servizio militare, al lavoro nelle fabbriche di armi.
E chiedono con ostinata insistenza che la Chiesa si separi dall'esercito, congedando il Vescovo castrense e i cappellani militari.
Pace, forza e gioia in ciascuno di voi, nelle vostre case, nelle città, su tutta la terra.


in Lotta come Amore: LcA gennaio 1984, Gennaio 1984

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