Ricordo

Una donna attraversa le strade
della città.
C'è nei suoi abiti povertà,
nella sua bocca c'è tristezza
e nei suoi occhi umiltà.

Nell'incrociare frettolosa
una piazza deserta,
una cosa imprevista
la fa rimanere con lo sguardo
ansiosamente dilatato.

Dopo, accigliando la fronte,
si guarda con sospetto,
subito con ansia si china
e nervosamente
qualcosa raccoglie dal suolo.

Però una guardia ha sorpreso
il suo gesto e con rabbia si avvicina
e le dice: "L'ho vista,
mi dia quel che ha raccolto".

Lei con voce tremante risponde:
"Ma Signore, è una cosa senza valore".
Ma quegli ordina con furore:
"Mi dia quella cosa".

Vedendo che ai suoi ragionamenti
ella si nega con ostinazione
senza altra considerazione
la guardia la trascina a spintoni
al quartiere di polizia.

Schernita e colpita
senza compassione né rispetto,
ella cammina angosciata,
con le mani strette
nascondendo il suo segreto.

La gente sussurra,
si burla, si allontana.
Ella non si lamenta né implora
e le sue lacrime divora
senza proferire un gemito.

Così spinta dal tratto crudele
della guardia dura e brutale,
arriva finalmente al quartiere
e appena entrata si trova
di fronte a un brillante ufficiale.

Dopo una dolorosa pausa
guardando senza comprendere,
così parla l'ufficiale:
"Mi dica il motivo
perché porta questa donna".

"Mio tenente, ho cercato invano
di convincerla a mostrare una cosa
che qui nelle vicinanze
da terra la vidi raccattare.

E sempre in questi casi
si oppongono con tanta fermezza
quando l'oggetto è rubato".

"Allora torcetele le braccia
fino a che mostri il segreto".
E la poveretta di fronte all'oltraggio
della vergogna e dell'umiliazione,
cede alla forza violenta
e tra le mani sanguinanti
mostra.. un pugno di frammenti di vetro!

La incitarono a spiegarsi,
ma ella disse con tono umiliato:
"Signore.. Sempre ho pensato
che tutto il bene che si fa,
deve farsi in segreto;
e se quei vetri ho raccolto
fu in un atto di affetto
perché ho dovuto pensare
che essi potessero ferire
i teneri piedini di un bimbo".

Viaviana Valera B. (Chile)

Dal periodico "AMICIZIA" studenti esteri / Marzo - Aprile 1985


in Lotta come Amore: LcA giugno 1985, Giugno 1985

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