Proverbi

I proverbi, si sa, portano con sé la magia dello specchio. Riflettono le apparenze, le forme, gli stati d'animo di chi si presenta loro dinanzi. Non sfugge a questa regola un proverbio africano che mi è rimasto impresso in questi ultimi tempi:
"Fa più rumore un solo albero che cade di un'intera foresta che cresce". Non so perché mi ha colpito se non il fatto che da un pezzo in qua sto dando molta importanza a ciò che sta crescendo, oltre i rumori degli avvenimenti quotidiani, oltre i segnali consueti. In me forse prima di tutto, ma anche intorno a me nella realtà sociale. Devo dire che lo schianto di un albero che cade ha qualcosa di impressionante. Anche se sei a distanza di sicurezza non puoi sottrarti all' impressione che ti venga addosso. E quando sta cadendo un albero è davvero difficile ascoltare la foresta che cresce. La chioma che cade oscura il cielo compiendo un arco in tutta la sua imponenza e si abbatte al suolo con un rumore sordo facendo tremare il terreno. Così tutto quello che finisce, entra in crisi, si propone per cambiamenti radicali ed appartiene, nello stesso tempo, alla tua esperienza, alla tua storia, alla tua vita non può non impressionare e scuotere la speranza fin nelle sue fondamenta. È veramente difficile nell'arco di radicali cambiamenti, nel tremare sordo di ciò che si frantuma sotto la pressione di forze esterne, è veramente difficile prestare ascolto a ciò che sta crescendo. Si rimane presi da ciò che non è più. O scandalizzati, o trionfanti. Oppure se ci sei dentro fino al collo, con una paura da matti. Come una nudità improvvisa e irreparabile. Ci sarà la foresta o anche solo un fazzoletto d'erba che continua a crescere?
È storia di proverbi, storia antica quanto il mondo, quanto una foresta secolare che non teme il rinnovarsi dei suoi elementi. È storia di un albero innalzato a forma di croce nel cui spazio aperto si dice cresca una foresta invisibile. È storia anche personale che rinnova il timore, ma anche la speranza di vedere il grigio invernale colorarsi del verde delicatissimo delle gemme di primavera.


Luigi


in Lotta come Amore: LcA dicembre 1985, Dicembre 1985

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