Stragi a S. Salvador

Cari amici,
Dina Mendoza, segreteria del Comitato di Solidarietà per il popolo di El Salvador,
(presso Lega Internazionale per il Diritto dei Popoli - Via della Dogana Vecchia, 5 - 00186 Roma) ha lanciato un S.O.S. di drammatica urgenza presentando l'attuale situazione del suo Paese.
Dopo l'assassinio di Monsignor Romero, le stragi sono aumentate: si calcola che ogni giorno vengono uccise, spesso dopo spietate torture, tra le 40 e le 60 persone. Una delegazione di sindacalisti italiani, presieduta da Alberto Tridenti, Segretario Generale della FLM, che si è recata clandestinamente a El Salvador il 1.5 scorso, ha assistito ad alcuni atti della repressione e può darne ampia testimonianza.
Aumenta a dismisura la mortalità per fame e malattia in un paese in cui 40 bambini su 1000 muoiono nei primi tre anni di vita ed il 70% dei superstiti sono gravemente denutriti. Secondo notizie certe, (già rese pubbliche da Mons. Romero pochi giorni prima della sua morte), la Giunta Militare e la classe capitalistica si preparano ad un genocidio sistematico; 40 «consiglieri militari» sono giunti dagli Stati Uniti, e nel vicino Guatemala si stanno addestrando due eserciti di mercenari, il cui nucleo è costituito da criminali della famigerata Guardia Civile nicaraguense, fuggiti con Somoza. 600 famiglie, colpite dall'uccisione del padre, sono acquartierate nell'interno della Cattedrale e dell'Arcivescovado ai San Salvador, e necessitano di cibo, vestiario, medicinali. L'unica speranza per il Paese viene da una mobilitazione dell'opinione pubblica internazionale. Grande importanza avrà a questo scopo la sessione del Tribunale dei Popoli che si svolgerà a luglio a Città del Messico. Tutti i partiti popolari, le forze sindacali, le associazioni cristiane si sono uniti in un Fronte Ampio democratico.
Che cosa chiedono i salvadoregni?
• Di far circolare in tutte le sedi queste notizie sul loro Paese. Il Comitato è del tutto privo di mezzi finanziari. chiede dunque di essere aiutato nell'opera di informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica italiana;
• di scrivere al Papa perché soprattutto in occasione del suo imminente viaggio in America Latina e nel ricordo del martirio del suo confratello nello Episcopato Mons. Romero, denunzi pubblicamente le stragi attuate dalla Giunta Salvadoregna e chieda l'impegno di tutti i cattolici nell'opera di soccorso delle vittime;
• di raccogliere fondi per il finanziamento del Tribunale dei popoli;
• di raccogliere e inviare urgentemente aiuti economici alle 600•famiglie ospitate dall'Arcivescovado di San Salvador;
• di inviare lettere di solidarietà (soprattutto da parte di comunità cattoliche) al Ve-scovo Ausiliare di San Salvador, l'indirizzo: Mons. Ricardo Uriaste - Arzobispo Interino - Arzobispado de El Salvador - San Salvador C.A.
• Di scrivere al Presidente della Repubblica Italiana; testo possibile: «Egr. Sig. Pre-sidente Lei sa bene quanto sia drammatica la situazione del popolo di El Salvador. Dopo l'assassinio di Mons. Oscar Romero, la Giunta Militare di Governo moltiplica gli atti di barbara repressione del Fronte Ampio Democratico, l'organismo che federa tutte le forze popolari di El Salvador. Siamo certi che l'autorevolezza ed il prestigio che le derivano dall'essersi sempre battuto con estrema energia in difesa della democrazia e della libertà, conferirebbero alto valore ad un Suo intervento, nella forma e sede che Ella riterrà più opportuna, in sostegno del popolo di El Salvador. Con ossequio. E ai Presidenti della Camera e del Senato; testo possibile: «Egr. Sig. Presidente, Lei sa bene quanto sia drammatica la situazione del popolo di El Salvador. Dopo l'assassinio di Mons. Oscar Rornero, la Giunta Militare di Governo, moltiplica gli atti di barbara repressione del Fronte Ampio Democratico, l'organismo che federa tutte le forze popolari di El Salvador. Siamo certi che l'autorevolezza ed il prestigio che Le derivano dal ruolo di garante che Ella svolge nell'applicazione continua della democrazia nelle attività parlamentari, conferirebbero grandissimo valore ad un Suo intervento pubblico, nella forma e nella sede che Lei riterrà più opportune, in sostegno del popolo salvadoregno. Con ossequio.
• Di scrivere ai deputati, ai senatori ed ai parlamentari europei, ai quali abbiamo dato il nostro voto, o che conosciamo, perché chiedano al Governo Italiano e al Parlamento europeo la rottura delle relazioni diplomatiche con il Governo Salvadoregno. Un testo possibile: «Onorevole, Lei conosce certamente la drammatica situazione del popolo di El Salvador. Dopo l'assassinio di Mons. Oscar Romero, la Giunta Militare di Governo moltiplica gli atti di brutale repressione sulla popolazione indifesa. La preghiamo di volerei far sapere quali iniziative Ella ha preso o intende prendere perché il Governo Italiano intervenga con tutti i mezzi - compresa la rottura delle relazioni diplomatiche - per isolare il Governo di El Salvador. Tutte le lettere, come già fatto in altre occasioni, debbono essere autografe o scritte a macchina in una sola copia, firmate con nome, cognome, indirizzo e professione. Se possibile sarà gradita la segnalazione al nostro gruppo del numero di lettere inviate. Saranno graditi anche eventuali suggerimenti per una maggiore divulgazione del problema salvadoregno presso l'opinione pubblica. Ovviamente, ogni lettera può essere firmata da più persone.
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